Questo sito e/o gli strumenti di terze parti incluse in esso, utilizzano i cookie con finalità illustrate nella cookie policy. Accettando i cookie con il pulsante qui sotto acconsenti all’uso dei cookie.

Agape - Il piccolo grande guerriero

Il piccolo grande guerriero

Il piccolo grande guerrieroIn tutti questi anni di collaborazione tra CSP ed AGAPE abbiamo visto passare tante storie legate alle tante missioni nei cosiddetti paesi in via di sviluppo, storie che hanno scandito la crescita di AGAPE e la presa di coscienza sempre più forte sui suoi obiettivi, sul suo modus operandi e sull’esempio che le sue persone devono sempre cercare di dare. Ci sono poi delle storie che rappresentano un po' l’emblema di AGAPE. Tra queste ci piace condividere la “storia del piccolo grande guerriero”.

Se mai ce ne fosse ancora bisogno, la storia di Jonas, per tutti ormai Petit, è la dimostrazione che la Provvidenza interviene sempre, ma solo quando ognuno di noi ha fatto tutto quello che poteva senza mai arrendersi. Spesso la vita ci mette di fronte situazioni a cui occorre rispondere con coraggio “gettando il cuore oltre l’ostacolo” anche con una dose di apparente incoscienza, rompendo anche schemi e regole. Come sempre anche in questo caso la forza, la lucidità e la consapevolezza ci vengono dall’operare come un gruppo coeso in cui le immancabili differenze di opinione spariscono nel momento della decisione. La storia parte dal luglio 2019 ed ha inizialmente come attori principali Anne e Martina, due dottoresse volontarie di AGAPE del gruppo che da diversi anni si occupa di tutti i progetti afferenti a Casa Patrick (la grande casa costruita da Mario a Kimbondo e che ospita circa 100 bambini/e e ragazzi/e con varie disabilità anche molto gravi).  Tra le tante persone che cercano di far visitare i loro figli dalla nostra equipe del progetto epilessia, si presenta una mamma con un bambino in braccio apparentemente addormentato. Petit ha 10 anni è denutrito e lo stato di torpore è causato da un esteso tumore al cervello. Anne e Martina riescono a organizzare con il vicino ospedale di Monkole le analisi necessarie e la diagnosi, documentazione che viene prontamente trasmessa agli specialisti in Italia. Il tumore sembra benigno ma comprime già una parte del cervello. Parte subito la macchina organizzativa con Iole (presidente di Fondazione Insè che da anni collabora strettamente con AGAPE) che ottiene la disponibilità dell’ospedale pediatrico del Bambin Gesù di Roma per l’intervento. Petit rimane ricoverato a Monkole per circa un mese ed appena è tutto pronto Anne ritorna a Kinshasa per accompagnare Petit e la mamma nel viaggio verso l’Italia. E’ una settimana febbrile e concitata perché nessuna compagnia aerea vuole prendere a bordo un bambino in queste condizioni con un alto rischio di decesso in volo. Quando l’Ethiopian Airlines ci da finalmente disponibilità a fronte di un costo di 25.000 € la nostra risposta è “ok” senza esitazione, pur non sapendo nemmeno da dove cominciare a raccogliere una cifra così alta. A questo punto avviene il primo miracolo: Iole riesce incredibilmente ad ottenere da una grande azienda italiana la disponibilità a mettere a disposizione uno dei loro aerei attrezzati a livello sanitario per questo tipo di bisogno. Il volo proveniente dall’Angola, atterra a Kinshasa e dopo uno scalo tecnico in Algeria arriva a Ciampino nella notte del 14 settembre. Sulla pista è pronta l’ambulanza che porta subito Petit, ormai in coma, al Bambin Gesù. I medici non se la sentono di operarlo subito visto il suo stato di denutrizione e debolezza. Qualche giorno per le necessarie analisi e per cercare di stabilizzare almeno i parametri più importanti, poi il 23 settembre alle 8 del mattino inizia l’intervento. Diciassette ore “sotto i ferri”, un intervento difficilissimo durante il quale Petit ha anche un arresto cardiaco. Siamo diversi a passare la notte in sala d’attesa dove ogni quattro o cinque ore si affaccia qualcuno per aggiornarci. Secondo miracolo: verso le 2 del mattino esce il chirurgo che ci conferma che l’intervento è andato bene, il tumore è stato asportato completamente, ora occorre aspettare per vedere se Petit si risveglia e se la compressione del cervello ha lasciato danni. Per il risveglio completo abbiamo dovuto aspettare sei mesi, sei mesi di presenza continua dei nostri incredibili volontari che, insieme alla mamma, gli hanno parlato, lo hanno stimolato, lo hanno accarezzato, massaggiato e coccolato, tutto il personale del Bambin Gesù è stato meraviglioso, i medici hanno combattuto con infezioni che non si riusciva a debellare, piccoli segnali di ripresa, altre corse, tante, in sala operatoria, altri periodi di coma completo, ogni volta che dalla rianimazione portavano Petit al reparto si riaccendeva la speranza. Lo staff sanitario dell’ospedale le ha provate veramente tutte e non si è mai arreso. Terzo miracolo: il 15 marzo il risveglio completo, Petit parla, ha ricordi chiari, è lucido. Piano piano comincia ad alimentarsi normalmente ed inizia la riabilitazione. Tre mesi al Bambin Gesù di Palidoro, anche qui il personale fa la differenza, considerando che l’emergenza COVID porta ad una riorganizzazione del supporto dei volontari. Quarto miracolo: grazie all’amore di tutti, volontari, medici, infermieri, tante persone che hanno pregato per lui, Petit ricomincia a camminare. Ancora un po' di “rafforzamento” e il sogno impossibile di Anne e di tutti noi è diventato realtà: Petit è tornato a casa dai suoi fratelli con la sua mamma salendo con le sue gambe la scaletta dell’aereo. Il lieto fine di questa storia è merito di tutti quelli che ci hanno creduto e che per tanti mesi con grande tenacia sono riusciti a dare la loro disponibilità pur con grandi sacrifici, quelli che hanno contribuito finanziariamente a tutto questo e tutti quelli che hanno pregato per Petit in tutti questi mesi. I miracoli che si sono succeduti non sono casuali, ma rappresentano la somma del bene che ognuno di loro ha scelto di fare.

 Ti chiediamo di aiutarci, facendo una donazione a:

AGAPE Onlus

Causale: Ospedale Pediatrico di  Kimbondo

c/c Postale 92603000 intestato ad A.G.A.P.E. ONLUS 

IBAN IT88 D 07601 03200 000092603000

 

A.G.A.P.E. Onlus -

Associazione Genitori Adottivi Per l'Estero

AGAPE è una Associazione di Utilità Sociale, senza scopo di lucro, che intende fornire assistenza, aiuti materiali e progettualità alle popolazioni più disagiate dell'Africa.

L'Associazione Genitori Adottivi Per l'Estero è impegnata nell'adozioni a distanza, e sostiene l'infanzia nei paesi sottosviluppati.

Il piccolo grande guerriero Il piccolo grande guerriero

Pubblicato il 28/09/2020 alle ore 13:25

Eventi in calendario

Non ci sono eventi

Centro Sociale Polivalente di Casalpalocco © Centro Sociale Polivalente di Casalpalocco - Codice fiscale 05580390580. Note legali.
Made with oZone iQ